In questo articolo parliamo della Cataratta uno dei problemi più comuni che possono sopraggiungere dopo una certa età ma non solo. Vediamo di cosa si tratta.
Che cos'è la cataratta?
Ci sono diversi tipi di cataratta, tutti sono dovuti a modificazioni nella composizione chimica del cristallino (principalmente ossidazione delle sue proteine), che comportano una riduzione della sua trasparenza. Le cause di queste alterazioni possono essere molteplici: quella principale è l’invecchiamento, ma ci sono anche altri fattori che possono essere coinvolti nello sviluppo della cataratta:
diabete
carenze nutrizionali
difetti ereditari o congeniti
radiazioni ionizzanti
traumi oculari
Inoltre uno stile di vita malsano potrebbe contribuire ad accelerare l’opacizzazione del cristallino: anche se non tutti gli studi scientifici concordano su questo punto, per precauzione è tuttavia consigliabile non fumare, seguire una dieta sana e praticare un’attività fisica regolare
Il normale processo di senescenza causa l’indurimento del cristallino e la riduzione della sua trasparenza (opacizzazione): si tratta della cataratta senile, il tipo più comune.
I bambini, similmente agli adulti, possono sviluppare invece la cataratta congenita (ereditata). L’opacità del cristallino congenita può essere causata da stati infettivi o infiammatori che si verificano durante la gestazione e colpiscono il nascituro, come ad esempio la rosolia.
Nel caso l’opacità si sviluppi in maniera prematura, di solito intorno ai 40 anni di età, si potrà parlare di cataratta giovanile.
Dopo l’operazione per alcuni giorni si potrebbe sentire prurito, palpebre pesanti o un leggero dolore nella zona oculare, mentre le luci potrebbero apparire allungate o contornate da aloni. Non c’è da preoccuparsi poiché sono postumi naturali, tuttavia se i disturbi continuano dopo un mese dall’operazione e se persistono forti dolori è opportuno parlarne subito con il proprio medico curante.
Dopo l’intervento bisogna continua ad utilizzare occhiali da vista e quando si dorme è necessario applicare per almeno una settimana una protezione in plastica. A poche ore dall’intervento è già possibile guidare o guardare la tv, tuttavia è consigliabile non sforzare troppo gli occhi per un periodo prolungato. Entrambi gli occhi hanno bisogno di qualche giorno per “coordinarsi” e garantire una visione chiara e nitida dei colori e delle immagini. La prima visita di controllo va effettuata il giorno dopo l’operazione, la seconda dopo una settimana e la terza dopo un mese. Per qualche settimana è necessario mettere delle gocce di collirio nell’occhio contenente antibiotici e antinfiammatori per favorire una graduale e naturale “riabilitazione” dell’occhio.